Smorta Tattoo
Anno: 2024
Luogo: Gela
Tipologia: Commerciale
Cliente: Privato
Superficie: 60 mq
Foto: Benedetto Tarantino
Impresa: Rinnova e Colora
Rivestimenti: Sonia Color Illuminazione: Cocolumo
Fabbro: Officina Izzia
Il progetto trova spazio in una vecchia cantina a piano terra, in uno dei principali quartieri residenziali della città siciliana. Lo spazio si presenta pressoché regolare, contraddistinto da due grandi vetrate che garantiscono un’adeguata illuminazione naturale. Il soffitto alto ha consentito di nascondere gli impianti tecnologici, senza comprimere la percezione spaziale.
L'idea alla base dello studio Smorta Tattoo è quella di creare un'atmosfera confortevole e suggestiva, dove i clienti possano sentirsi a proprio agio e allo stesso tempo stimolati dalla bellezza e dall'originalità dell'ambiente. Ogni dettaglio degli spazi è stato curato per offrire un'esperienza che va oltre la semplice seduta di tatuaggio, trasformandola in un viaggio immersivo nel mondo creativo dell'artista.
Uno degli aspetti più importanti dello studio è l'attenzione ai dettagli, alle linee ed alla composizione degli ambienti. Ogni minimo dettagli è stato pensato insieme al committente, con un risultato che sembra essere cucito sulla sua personale visione.
La scelta dei materiali, delle cromie e degli accostamenti, in questo progetto risulta essere l’esaltazione del concetto compositivo dello studio. I materiali infatti identificano immediatamente due aree ben distinte, quella d’ingresso identificata da un volume concettuale dai colori chiari, contraddistinto da una pavimentazione in gres che prosegue in verticale fino a diventare rivestimento del desk; dietro quest’ultimo fa da quinta scenica una elegantissima parete rivestita in blocchi di pietra calcare, scalfiti a mano dallo stesso committente che ha voluto lasciare la propria firma anche nel suo spazio di lavoro.
Un netto cambio di cromie, identifica la sala d’attesa, la sala disegno e la sala tattoo, in cui i colori sono tendenti al nero, caratterizzati dalla stessa pavimentazione in gres, ma dal tono scuro, e da rivestimento a parete e soffito in tinta, creando un accostamento originale e suggestivo.
Dall’ingresso principale, enfatizzato da una grande vetrata ben visibile dalla strada, si h accesso all’ambiente relativo alla zona d’accoglienza, caratterizzata da un austero bancone con alle spalle un’imponente parete realizzata in blocchi di pietra scalfita a mano, enfatizzata dal minimale logo retro illuminato posizionato al centro. L’ambiente è contraddistinto da due piccoli spazi di servizio, rispettivamente un wc ed un camerino, individuabili da due porte in tinta filomuro.
Volgendo lo sguardo a sinistra del desk, il netto cambio di pavimentazione identifica la sala d’attesa, contraddistinta da una panca in muratura incastonata tra tagli di luce a parete e soffitto. Lo spazio continua con altri due ambienti più raccolti, in cui la presenza di grandi vetrate a tutta altezza adeguatamente schermate, garantisce la giusta privacy alla sala disegno, in cui il committente trova la massima concentrazione, fino ad arrivare al cuore pulsante dello studio, cioè la sala tattoo, caratterizzata da uno spazio completamento scuro, dove ogni dettaglio è pensato per fare la differenza ed allo stesso tempo per confondersi con il resto dell’ambiente, contrastando anche qui, con i tagli di luce a soffitto ed a parete.
La principale difficoltà, che subito si è trasformata in uno stimolo compositivo, è stata quella di doversi confrontare con una committenza molto esigente e con particola occhio critico nei confronti dei minimi dettagli. Inizialmente il timore è stato quello di non riuscire a trovare un linguaggio comune tra la nostra visione e quella del committente, ma il dialogo costate ha permesso di ottenere un risultato che ha pienamente soddisfatto noi ed il committente, creando uno spazio che oltre ad essere stato cucito su di lui, esprime pienamente il suo stile e la sua forma d’arte.